WALFARE & SICUREZZA SOCIALE
Per sicurezza sociale s'intende:
Insieme di interventi e di prestazioni erogati dalle istituzioni pubbliche, mirato a tutelare i cittadini
dalle condizioni di bisogno e a coprire determinati rischi (Welfare state).
Le prestazioni sono finanziate mediante l'imposizione fiscale oppure attraverso un fondo costituito
dai contributi versati dai cittadini.
Per WELFARE s'intende:
- Complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene,
in un'economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini.
- Il welfare comprende pertanto il complesso di politiche pubbliche dirette a migliorare
le condizioni di vita dei cittadini. L'espressione («Stato del benessere»),
entrata nell'uso in Gran Bretagna negli anni della Seconda guerra mondiale,
è tradotta di solito in italiano come Stato assistenziale (che ha però sfumatura negativa) o Stato sociale.
Nella Ue, Italia al sesto posto per la spesa nel welfare e fanalino di coda per l'istruzione
(FONTE IL SOLE 24 ORE 2013)
Istruzione: Italia maglia nera d'Europa.
Solo l’8,2% della spesa nazionale è infatti destinato all'educazione e alla cultura delle generazioni future,
meno di un terzo di quel che viene speso per le pensioni d'anzianità.
Solo la Grecia, tra tutti i Paesi europei, investe meno nella scuola: persino la Romania (8,4%), l'Ungheria (9,9%)
e la Bulgaria (9,7%) ci mettono più soldi, per non parlare delle repubbliche baltiche,
che viaggiano su percentuali che superano addirittura il 15%.
Costituzione della Repubblica italiana Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che
rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.
In questo articolo il lavoro, considerato fondamento sociale del nostro ordinamento
repubblicano fin dal primo articolo della Costituzione, viene riconosciuto come diritto di tutti
i cittadini, in quanto costituisce il presupposto per l’esercizio di ogni altro diritto (v. art. 2).
E’ per questo che lo Stato repubblicano si impegna a promuovere le condizioni che lo
rendano effettivo.
Art. 38 della Costituzione Italiana
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e
all’assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siamo preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze
di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L'assistenza privata è libera.
Cos'è un Patronato?
Il patronato è un istituto che esercita funzioni di assistenza e di tutela in favore dei lavoratori,
dei pensionati e di tutti i cittadini presenti sul territorio dello Stato;
è emanazione diretta di una organizzazione sindacale o datoriale, sia essa di lavoratori dipendenti,
lavoratori autonomi o di entrambe le categorie.
Il ruolo previsto dalla legge italiana per il patronato è quello di tutelare i diritti individuali
di qualsiasi cittadino presente sul territorio nazionale o estero. L'attività di assistenza e consulenza
di un patronato è mirata al conseguimento di prestazioni previdenziali,
sanitarie e di carattere socio-assistenziale, incluse quelle in materia di emigrazione e immigrazione.
La legge prevede inoltre che tali istituti possano svolgere attività di supporto ad autorità diplomatiche e
consolari italiane all'estero; hanno inoltre la facoltà di poter accedere a banche dati dei vari enti preposti
all'erogazione della prestazione, previo mandato rilasciato dall'assistito.
Finanziamento:
- - I patronati ricevono un finanziamento attraverso un fondo specifico accantonato presso gli enti. Il finanziamento è trasferito ai patronati in maniera proporzionale all'attività svolta, verificata dal ministero del lavoro attraverso i propri ispettori.
- - La quota percentuale, oggi pari allo 0,226%, è versata su un conto del Ministero del Lavoro che provvede, con decreto, a ripartire i fondi tra i patronati, in base all'attività svolta.
- - Il finanziamento è accordato con un sistema "a punteggio", che riconosce "punti" solo per alcune
tipologie di pratiche a condizione che la pratica stessa abbia avuto esito positivo.
VIGILANZA E CONTROLLI
L'attività di patronato è sottoposta al controllo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che verifica annualmente la quantità-qualità dell'attività svolta e la rispondenza degli uffici ai parametri stabiliti dalla legge per l'Italia e per l'estero
ORGANIZAZIONE SINDACALE
- - PATRONATO
- - CAF
- - COLLOCAMENTO PRIVATO
- - ELABORAZIONE DATI CONTABILI
- - CONSULENZA AZIENDALE IMPR.AGRICOLE
- - ASSICURATIVA
- - INAIL
- - GESTIONE DELLE POSIZIONI CONTRIBUTIVE
- - FASI GIUDIZIARIE SU CONTENZIOSI DI NATURA PREVIDENZIALE E FISCALE